Il lavoro accessorio consiste in una particolare modalità lavorativa retribuita attraverso buoni lavoro (voucher) prepagati che garantiscono al lavoratore, oltre alla retribuzione, anche la copertura previdenziale e assicurativa. La riforma del mercato del lavoro (L. 92/2012 c.d. riforma Fornero) ha sostituito l'elencazione tassativa delle categorie di prestatori e delle tipologie di attività che potevano essere ammessi a questa particolare forma di lavoro, con dei limiti di carattere economico.
In base alla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai e impiegati, verificatasi tra il periodo
gennaio-dicembre 2012 e il periodo gennaio-dicembre 2013 e calcolata
dall’ISTAT nella misura dell’1,10%, i nuovi limiti economici per il
lavoro accessorio da prendere a riferimento per l’anno 2014, sono stati
così rideterminati:
- 5.050 euro netti (pari a 6.740 euro lordi) per la totalità dei committenti nel corso di un anno solare;
- 2.020 euro netti (pari a 2.690 euro lordi) in caso di committenti imprenditori commerciali o liberi professionisti nel corso di un anno solare.